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La triade impossibile

Il teorema della Triade Impossibile afferma che non possono coesistere contemporaneamente tre fattori: libertà di movimenti di capitale, autonomia della politica economica e stabilità del tasso di cambio. Cioè al massimo possono convivere solo due di loro (tradotto: non puoi avere la botte piena e la moglie ubriaca). L’Unione Europea, lo dice la parola stessa, è un’unione monetaria, vale a dire che abbiamo tutti la stessa valuta, quindi ad esempio non c’è un tasso di cambio fra la Lira e il Marco, non più. Teoricamente la valuta dovrebbe rappresentare tutti i paesi dell’area. Ma ovviamente in Europa non è così e non può esserlo, vista la disomogeneità degli stati che la compongono.
Molti in questo momento stanno ipotizzando di tutto sull’Euro: si parla di creare due valute (una per gli stati ricchi del nord una per quelli in difficoltà del Mediterraneo), si discute se tornare ognuno alle proprie valute (impensabile e inattuabile), ci si chiede se scartando la mela marcia si salvino tutte le altre (Grecia fuori dall’Euro).
Quello che fa riflettere e che non ci si è chiesti è che praticamente la Grecia ha cominciato ad essere trattata come un paese non dell’unione, ma con un cambio 1:1 con l’Euro. E’ strano, ma è così. Se andiamo a guardare la triade, ad ora la Grecia ha un tasso di cambio fisso con l’Euro, ha libertà di movimento di capitali  ma non ha autonomia della politica economica. Non più. Cioè i politici greci devono sottostare a regole imposte dall’esterno. Ancora non si sono fatti un Euro di serie A e un Euro di serie B, intanto si sono cominciati a fare europei di serie A ed europei di serie B. Probabilmente sono situazioni necessarie (anzi, noi ne siamo convinti), ma quando si formò l’Euro questo era uno scenario impensabile (non è un caso che non siano state previste misure per ovviare a situazioni del genere che infatti sono andate puntualmente sottovalutate); come dire: quando l’economia supera la fantasia.

Ancora non è notte a Cingoli

Nel 1999 il Bayern Monaco, dopo aver segnato nel primo tempo con SuperMario Basler, era sicura di aver ipotecato la vittoria della Champions Leaugue contro il Manchester United. Ormai si era arrivati al 90° e mancava soltanto il recupero. Poi successe l’incredibile, i due nuovi entrati della squadra inglese nel giro di un paio di minuti ribaltarono il risultato smorzando l’urlo in gola dei tifosi tedeschi. In alcune zone delle Marche per smorzare i facili e troppo anticipati entusiasmi utilizzano questa espressione: ancora non è notte a Cingoli, per dire che anche se è buio può ancora succedere di tutto. Oggi era cominciata come quella famosa finale con gol subito e poi in difesa. I mercati erano partiti subito forte, una correzione prevedibile dopo la negatività di ieri, i titoli bancari in ripresa (quasi tutti, visto che UBI, come accennato ieri ha “sclerato” ed è stata negativa tutta la giornata). I dati delle 14.30 non avevano destato particolare preoccupazione. Poi il back-out. Il cigno nero. L’evento che non ti attendi. Proprio alle 16.15. Angela Merkel dichiara di non voler aumentare i limiti superiori per il fondo salvastati europeo. Questo getta tutti nel panico. La Germania è la prima della classe, quella che tira su la media, o almeno crede ancora di esserlo. Ma soprattutto è quella con più soldi e con più potere. Per questo quando la sua Cancelliera fa una dichiarazione del genere non solo viene presa sul serio, ma viene considerata legge. I mercati sono crollati, ma soprattutto l’euro è tornato ai livelli di gennaio, con una rapidità tale da far urlare alcuni all’attacco. Poi senza accorgersene tra urla e capelli strappati sono arrivate le 17.30 e il mercato ha chiuso senza neanche tentare un recupero. E così si resta con l’amaro in bocca, con quella strana sensazione che si ha quando sei convinto di aver portato a casa la partita (la coppa no, tanto domani si rigioca) e all’improvviso, allo scadere, proprio chi non ti aspetti ti pugnala alle spalle. Poi ti affacci fuori dalla finestra, guardi il cielo e ti rendi conto che adesso si, è proprio notte a Cingoli.